Pietro Alemanno: quando il Rinascimento si fermò a Castel Folignano

"Madonna con Bambino, San Cipriano, Santa Caterina d'Alessandria" : un gioiello da scoprire

Data di pubblicazione:
30 Aprile 2021
Pietro Alemanno: quando il Rinascimento si fermò a Castel Folignano

BIOGRAFIA

Pietro Grill da Göttweih detto l'Alemanno o l'Alamanno, per via della sua provenienza tedesca,è stato un pittore e scultore del Rinascimento di origine austriaca (Choetbei, tra il 1430 e il 1440 – Ascoli Piceno, 1498).

L'Alemanno si trasferì ad Ascoli Piceno intorno al 1470 forse attirato dall'esistenza di una nutrita comunità di origini tedesche, qui acquistò una casa nel 1477 e nel 1485 ne ottenne la cittadinanza a seguito delle numerose committenze svolte. La sua produzione migliore iniziò con il suo arrivo presso lo studio del Crivelli, del quale assorbi completamente lo stile, rendendo molto spesso difficile l'attribuzione di dipinti a noi pervenuti privi di firma. L'Alemanno è universalmente riconosciuto come discepolo del maestro veneziano; lui stesso, in una tavola centrale di polittico appartenuta alla collezione di Lord James Carnegie, si firma: "OPVS·PETRI·ALAMANI·DISCIPVLI·MAIST :I·KAROLI·CRIVELLI·VENETI· 1·4·8·8".

Il suo stile semplice e la rappresentazione schematica delle Icone Sacre lo resero all'epoca addirittura più richiesto del Crivelli stesso per cui nelle zone delle attuali province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Teramo sono individuabili molte sue opere contenenti praticamente quasi sempre gli stessi soggetti e cioè Madonne in trono con Bambino accostate, in base ai patroni o ai protettori delle comunità committenti, a vari Santi. Le sue opere più numerose furono costituite da affreschi, purtroppo la scarsa resistenza all'umidità di questa tecnica pittorica ne ha impedito la conservazione e tutto ciò che è visibile oggi ha necessitato o necessita di essere restaurato. La sua produzione risulta essere influenzata notevolmente dalla cosiddetta scuola padovana dello Squarcione presso la cui bottega si formarono oltre al Crivelli, anche il dalmata Giorgio Schiavone e il più talentuoso Andrea Mantegna. Alcune opere dell'Alemanno, come del resto anche quelle del suo maestro, furono soggette ad una specie di diaspora che portò nel corso dei secoli allo smembramento di alcuni polittici che vennero in qualche caso venduti separatamente o definitivamente smarriti. Per questo motivo, ma anche per le leggi napoleoniche del 1798 che, con la soppressione di chiese e conventi, consentirono l'indiscriminato saccheggio dei dipinti sacri, attualmente alcune opere dell'Alemanno risultano incomplete o molto lontane dal luogo dove vennero eseguite.

L'OPERA

Entro l'ottavo decennio si deve collocare la Madonna con Bambino tra i ss. Cipriano e Caterina nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, sita in Castel Folignano, nella quali l'Alemanno raggiunse forse i suoi risultati migliori, riuscendo a esprimersi con una individualità che non avrebbe più manifestato negli anni seguenti, quando diventò diligente divulgatore di modelli di successo.

 

 

Ultimo aggiornamento

Lunedi 15 Luglio 2024